Equo compenso
- Davide De Angeli
- 8 mag 2023
- Tempo di lettura: 1 min
Il mondo delle libere professioni e dei lavoratori autonomi nei prossimi giorni subirà un significativo cambiamento circa la quantificazione dei propri compensi.
Il 20 maggio p.v. entrerà in vigore una legge che stabilisce i parametri per definire il “giusto ed equo compenso” da applicare alle prestazioni professionali svolte da tutti i professionisti / lavoratori autonomi iscritti agli Ordini Professionali ovvero all’INPS.
La normativa dovrà essere rispettata da tutti i liberi professionisti/lavoratori autonomi quando prestano la propria opera verso i c.d. “contraenti forti”, ossia:
- imprese bancarie o assicurative;
- società controllate dalle prime o loro mandatarie;
- imprese che hanno più di 50 dipendenti ovvero hanno ricavi superiori ad euro 10 milioni;
- la pubblica amministrazione.
La quantificazione dell’equo compenso è demandata ai Tariffari che ogni Ordine Professionale pubblica sui propri siti internet ogni anno e da una specifica legge che verrà approvata nei prossimi mesi.
Il mancato rispetto dell’equo compenso verso i c.d. “contraenti forti” comporterà l’annullamento del contratto e l’obbligo di pagamento di sanzioni disciplinari e pecuniarie da parte del professionista / lavoratore autonomo.
La norma contempla solo i professionisti che svolgono prestazioni verso i c.d. “contraenti forti” escludendo quindi le prestazioni effettuate a piccole imprese e a privati.
Tuttavia, si sottolinea che, negli ultimi anni questi tariffari sono stati utilizzati dall’Agenzia delle Entrate come parametro per definire il maggiore reddito professionale rispetto a quello dichiarato.
Per questi motivi, nei limiti delle personali logiche commerciali, vi invito a verificare l’adeguatezza dei vostri prezzi con i Tariffari pubblicati dal vostro Ordine di appartenenza.
Commenti